Nei punti vendita della GDO alimentare, l’offerta di prodotti freschi e posizionati in modo strategico a scaffale è una delle leve più efficaci per migliorare la shopping experience, incentivare gli acquisti e fidelizzare i clienti. Oggi, più che mai, la gestione magazzino riveste un ruolo chiave nel supportare le insegne retail nell'ottimizzazione della supply chain e sostenere l’incremento dei volumi.

Scopri i consigli per una maggiore efficienza nell’articolo!

I pilastri della gestione magazzino nel retail

La gestione del magazzino oggi deve prevedere un approccio sistematico alla ricerca, allo stoccaggio e all’inventario sia di prodotti pronti per la vendita che di materie prime per la produzione interna.

Su questa pagina affronteremo diversi argomenti che trovi nella tabella dei contenuti, con i link per passare subito al paragrafo dedicato.

Tabella dei contenuti

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I vantaggi di una gestione magazzino efficiente per i retailer

La domanda dei consumatori è cambiata in modo radicale negli ultimi anni e ha subito un’ulteriore trasformazione con la pandemia. La digitalizzazione si è diffusa a tutti i livelli insieme all’abitudine agli acquisti online, con persone di ogni età che si aspettano di vedere realizzati i propri desideri d’acquisto in ogni momento.

Per adattarsi a questo contesto, i punti vendita della GDO – non solo i super e gli ipermercati, ma anche i piccoli negozi di quartiere – si sono evoluti e hanno iniziato a offrire in modo più sistematico alcuni dei servizi più apprezzati dai clienti, come il click and collect e le consegne a domicilio.

Ma perché tutto funzioni nel migliore dei modi e soddisfi le aspettative, non può più dipendere da attività manuali ripetitive, a rischio di errore e time-consuming.

La gestione efficiente del magazzino può essere riassunta in questo breve concetto: i giusti livelli di giacenze dei prodotti necessari, nei luoghi idonei alla loro conservazione, disponibili al momento giusto, acquistate al miglior costo per poterle offrire al miglior prezzo.

La digitalizzazione del magazzino consente quindi di accelerare le procedure di approvvigionamento e avere dati di stock sempre aggiornati, nel palmo della propria mano.

Il magazzino è un ambiente dinamico e la gestione dell’inventario è un’attività molto delicata che richiede precisione e aggiornamento in tempo reale delle informazioni, per potere garantire profittabilità, marginalità e, allo stesso tempo, accontentare le richieste del mercato.

L’ottimizzazione del magazzino permette dunque di raggiungere gli obiettivi di:

  • migliorare l’approvvigionamento dei prodotti
  • evitare di rifornirsi di merce in eccesso
  • ridurre gli out-of-stock
  • considerare le diverse stagionalità
  • prevedere i picchi nei periodi festivi

Come ottenere questi vantaggi? Con gli strumenti giusti – clicca qui per passare subito alle soluzioni – e seguendo alcune best practice.

Nel prossimo paragrafo trovi la prima!

Best practice #1: shelf-life dei prodotti

La durata minima di conservazione della merce al momento della consegna è definita dal contratto fra l’insegna – o il singolo punto vendita – e i fornitori.

Poiché le date di vendita variano da una consegna all'altra, le aspettative di shelf-life – ovvero la permanenza del prodotto a scaffale – andrebbero inserite nei parametri dell’ordine a sistema, per evitare di trascurare un elemento così importante.shelf-life dei prodottiIn base all'esperienza pregressa e alle previsioni stimate, si possono calcolare meglio le scorte, ad esempio:

  • definendo la durata massima prevista di un prodotto a scaffale in base alla data di scadenza
  • impostando un alert che si attiva quando le scorte di sicurezza superano la soglia prestabilita
  • mettendo in evidenza i prodotti da tenere sotto controllo

Best practice #2: analisi dei dati

Il successo nel Retail 4.0 si fonda sull’analisi, il monitoraggio e l’elaborazione di variabili infinite che danno vita a piccoli ma costanti miglioramenti.

Quali sono i dati da analizzare?

Il consiglio è di iniziare dai dati low-level, come i livelli di deterioramento dei prodotti freschi.

Poniamo il caso di un particolare tipo di carne che risulta essere acquistato in misura maggiore nelle giornate di sabato e domenica; l’approvvigionamento dovrà essere adeguato di conseguenza. Se la consegna in punto vendita venisse programmata di lunedì o martedì, il rischio di deterioramento, spreco e mancato guadagno sarebbe piuttosto elevato. Aggiungiamo poi il fatto che la richiesta dei clienti rischierebbe di non essere soddisfatta e che, in ottica di una maggiore sostenibilità, questi errori andrebbero evitati del tutto.

In questo caso le informazioni da raccogliere ed elaborare riguardano:

  • vendite giornaliere
  • previsioni
  • programmi di consegna

La fornitura e i picchi di vendita dei prodotti dovrebbero essere sempre sincronizzati: l’accesso ai dati in tempo reale permette questo allineamento perfetto, declinato su ogni singolo prodotto per ogni punto vendita della catena.

Best practice #3: previsioni di deterioramento

Questa best practice si collega alla precedente e offre un ulteriore spunto di riflessione.

Oltre a permettere una corretta impostazione dei parametri di fornitura dei prodotti, analizzando i dati relativi alla deperibilità della merce, le previsioni sul deterioramento possono facilitare il calcolo dei rifornimenti.

I sistemi di gestione magazzino più evoluti possono ad esempio suggerire la definizione di promozioni sui lotti prossimi alla scadenza, migliorando allo stesso tempo il controllo degli articoli che devono essere venduti prima e il livello dello stock disponibile, affinché i prodotti possano essere riforniti prima del loro out-of-stock.

Best practice #4: conoscenza approfondita dei clienti

Abbiamo visto come l’ottimizzazione dei processi di approvvigionamento dei prodotti sia determinante per ridurre gli sprechi e l’invenduto e per proporre sempre ai clienti un assortimento di qualità e allineato alle esigenze.gestione magazzino nella GDOConoscere in modo approfondito le preferenze, i gusti e le abitudini del proprio pubblico è fondamentale per ottimizzare la gestione delle scorte a magazzino, ma è bene specificare che le analisi dovrebbero essere condotte anche sul singolo punto vendita.

A seconda della dimensione e della tipologia di negozio, infatti, i dati cambiano, perché i target di un minimarket di quartiere o di un ipermercato all’interno di un centro commerciale sono molto diversi tra loro.

Non solo: a seconda degli spazi a disposizione e dei servizi richiesti dai clienti, può essere più o meno necessario considerare nella gestione del magazzino anche l’attività di preparazione degli ordini per il click and collect o per la consegna della spesa a domicilio.

Passiamo ora alla gestione 4.0 del magazzino!

Il magazzino nel Retail 4.0

La tecnologia in cloud del Retail 4.0 fornisce una gestione automatizzata dei processi di gestione magazzino (e non solo), ottimizzando i tempi operativi, riducendo i rischi di errori e migliorando la quotidianità delle persone impiegate nel rifornimento. Il valore aggiunto dell’operatore si concretizza nell’opportunità di validare e controllare la qualità delle procedure, più che della mera conduzione di attività ripetitive.

Con il cloud, il back-office del punto vendita diventa smart, permettendo l’accesso istantaneo da dispositivi mobile diversi (sia terminalini che smartphone) a una serie di funzioni indispensabili e user-friendly per il monitoraggio della supply chain.

Controllare lo stock significa avere la possibilità di ottimizzare i costi e ridurre gli sprechi; la qualità dei dati è garantita dall’interconnessione dei sistemi 4.0 e dall’accessibilità alle informazioni in tempo reale da ovunque.

L’assenza di funzionalità da remoto è il limite che stanno iniziando a presentare i modelli di gestione client/server, che prevedono che ogni segnalazione segua dei protocolli standard (dall’identificazione del prodotto al suo spostamento). Grazie all’integrazione delle tecnologie digitali smart proprie del Retail 4.0, invece, anche il back-end contribuisce a migliorare la shopping experience, così come il front-end.

Perché il cloud?

La gestione in cloud assicura centralizzazione e sincronizzazione istantanea dei dati, nel rispetto di privacy e riservatezza, introducendo una novità architetturale importante: l’accesso all’applicazione in mobilità dal palmo della mano da tutti i device.

gestione in cloud del magazzino

Rispetto ai sistemi di Master Data Management - che permettono di sincronizzare i dati da diverse origini a partire da procedure manuali - connettività e mobility consentono di fare un passo in avanti; inoltre, i terminalini più obsoleti arrivano a richiedere minuti preziosi prima di essere operativi, ritardando l’inizio delle attività degli operatori, riducendone la soddisfazione.

Una gestione efficiente e light della supply chain consente uno scambio di informazioni immediato e la possibilità di reagire con versatilità alle più importanti trasformazioni del mercato, forse l’unica costante del Retail 4.0.

Grazie a un controllo esteso della rete, aggiornabile in ogni momento e monitorabile da remoto da qualsiasi dispositivo, migliora:

  • la gestione delle informazioni
  • i processi operativi
  • il rapporto con i fornitori
  • lo spostamento della merce
  • le procedure inventariali
  • il rifornimento degli scaffali
  • le operazioni legate alle non conformità



La qualità dei dati è fondamentale nell’ottimizzazione della gestione magazzino del retail, per i prodotti alimentari freschi ma non solo. Ancora più importante è avere a disposizione tali informazioni in tempo reale, per valorizzarli e dare vita a strategie più efficaci.

Proprio come gli alimenti, che con il passare del tempo vedono calare il proprio valore nutritivo, anche i dati dovrebbero essere utilizzati appena colti per contribuire all’eccellenza.

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